Fare consulenza: che stress!
Il consulente ha a che fare ogni giorno con tanti clienti, ognuno con le proprie esigenze. Deve affrontare tante ore di lavoro e spesso i vari appuntamenti si svolgono in città lontane tra di loro. Per cui la possibilità di accumulare stress è dietro l’angolo. Consulenti non disperate: esistono rimedi per ridurre lo stress da lavoro!
Cause dello stress di un consulente
I continui spostamenti
Numerosissime sono le ore passate in viaggio. Manca però quell’euforia del viaggiare per piacere personale che fa accettare tutto il tempo trascorso ad aspettare in aeroporto o in fila ai musei. Gli occhi non si soffermano a guardare un panorama mozzafiato ma passano dall’orologio per controllare di non arrivare tardi dal cliente allo schermo dello smartphone per leggere le e-mail . Non grida di felicità dalla vetta di una montagna, ma infamate in coda in autostrada. Invece di souvenir graziosi del posto si portano a casa dati su cui dover lavorare. Non ritmi rallentati per godere appieno di ogni luogo e momento, ma ritmi frenetici e un altalenarsi tra i vari impegni.
La famiglia e gli amici
Il messaggio che si aspetta con grande ansia la sera o la mattina sul display dello smartphone non è più quello del ragazzo o della ragazza, ma è quello del capo o del cliente. Così, sempre con poco preavviso e però con la richiesta di una risposta veloce, arrivarono grane e impegni.
La vita sentimentale e familiare viene messa da parte o per lo meno un po’ sacrificata (quello che normalmente viene definito come “tempo di qualità”). Ci si perde l’intera giornata dei propri figli con il doppio svantaggio di non poterli seguire come si vorrebbe e di dover trovare (e pagare) qualcuno che si occupi di loro al proprio posto. Di solito la sera, una volta rientrati a casa, la stanchezza prevale e addio film sul divano, momenti in famiglia o uscite in compagnia. Vinti dal sonno o dagli impegni domestici (perché la casa non può essere certo lasciata al degrado nonostante l’assenza costante) o dagli ultimi dati che non sono stati analizzati ma che servono per il giorno successivo. Stesso copione delle serate si ripresenta nei weekend e nei periodi di vacanza.
Il sonno
Il tallone d’Achille è la carenza delle ore di sonno. Con tutti gli impegni di lavoro e domestici e l’esigenza umana di svagarsi anche un po’, non avendo ore della giornata disponibili, si decide, a malincuore, di sottrarle da quelle destinate al sonno. E se la sera posticipare l’orario in cui coricarsi per lasciare spazio a una bevuta con gli amici sembra un’ottima idea, la mattina inevitabilmente non lo è più.
Consigli per affrontare e ridurre lo stress da lavoro:
- Non farsi schiacciare da quello che pensano gli altri.
- Ascoltare gli altri, ma farsi anche ascoltare.
- Imparare a separare il lavoro dal tempo per sé e per la propria famiglia: rimanere un’ora in più fuori casa per finire di occuparsi degli ultimi compiti, ma quando si rientra staccare del tutto.
- Quando è possibile incastrare gli impegni nella maniera più comoda e intelligente possibile. Per esempio, fissare degli appuntamenti in base alla vicinanza così da impegnare meno nel tragitto per raggiungere l’uno e l’altro cliente può essere un modo per ridurre lo stress da lavoro. In questo modo si ridurrà il tempo passato negli spostamenti vari e quindi lo stress relativo. Inoltre inserendo più impegni nell’arco di un’unica giornata a fine settimana si avranno concluso più compiti.
- Optare per lo smart working riducendo così vincoli di orario e di spostamento.
- Cercare di dormire un numero di ore adeguato: tirare a far tardi per lavorare di più perché il giorno si era stanchi e non si è prodotto tanto quanto si voleva porta a un circolo vizioso.
- Accerchiarsi di persone pazienti e comprensive che riescano a convivere con il proprio lavoro: non si deve rinunciare alla famiglia e agli amici, ma si deve cercare un equilibrio. Bisogna informare le proprie persone care di quanto tempo venga occupato dal proprio lavoro così da evitare che pensino che non vi stiate dedicando a loro per altre motivazioni. Farsi avanti per primi per incontrarsi quando ci si riesce a liberare può essere un’ottima mossa.
- Darsi del tempo: con l’esperienza e il confronto con chi ha già vissuto le stesse cose ci si impara a equilibrare sempre di più e a risolvere le questioni lavorative nel modo più efficace e veloce possibile.
- Guardare ai lati positivi di questo lavoro, sfruttarli e goderseli. Questo è sicuramente il miglior consiglio per ridurre lo stress da lavoro.
Tanto stress ma anche lati positivi
Vestiti eleganti, un orologio firmato al polso, numerosi viaggi per incontrare i clienti, hotel già pagati, rimborso spese per i trasporti. Spesso tutti questi privilegi sognati per lungo tempo passano in secondo piano. Il consulente si chiede che senso ha avere il viaggio o un hotel pagato se non ha il tempo di sfruttare la cucina raffinata e la Spa che offre.
Essere un consulente però non comporta ad avere solo stress e responsabilità, ma spesso può portare anche a grandi soddisfazioni. Di solito infatti le sue indicazioni sono tenute molto in considerazione dal cliente che le ha richieste. Per questo il cliente soddisfatto può rivelarsi una fonte di grande gratificazione per il consulente che si sente indispensabile e d’aiuto. Inoltre un buon consulente è ben pagato e ha la possibilità di viaggiare.
Se affrontati con lo spirito giusto anche gli aspetti che sembrano negativi e fonte di stress si possono rivelare dei vantaggi: il doversi spostare spesso da un luogo all’altro per incontrare clienti diversi per esempio si potrebbe considerare come la possibilità di non dover fare un lavoro monotono.
Non stressatevi quindi e diffondete tutti i consigli per ridurre lo stress da lavoro!