E così, il business center si allarga e ospiterà un teatro/sala conferenze a Bologna per 150 persone, rivestito in marmi e ori, roba che Epidauro in confronto è uno sgabuzzino.
Ovviamente sto scherzando, non metteremo gli ori perché siamo umili.
La storia nasce da una telefonata qualunque: lunedì mattina, 9:30, io seduta alla scrivania da qualcosa come 13 secondi.
Squilla il telefono, è un interno, è il Beppe: “c’è una richiesta di preventivo, te la passo?”, io gli sbiascico qualcosa che probabilmente inizia e finisce con “caffè?” e alla fine mi passa sta telefonata.
Partiamo dal presupposto che io al lunedì faccio una fatica disumana a carburare, aggiungiamo agli addendi il fatto che il lunedì arrivano un sacco di richieste (anche normali eh) di chi cerca una sala meeting, una sala corsi, una sala conferenza e bla bla bla, il risultato è che è sempre una giornata incasinatissima.
Mi faccio coraggio e rispondo al telefono con uno squillante “pronto-buongiorno-sono-beatrice-di-oscard-business-center-come-posso-aiutarla-?” (che mi ricorda tanto i miei tempi andati da commessa, ma è un’altra storia).
É l’inizio della fine
Dall’altra parte della cornetta abbiamo il Professor P (per questioni di privacy i nomi sono di fantasia, era una vita che sognavo di scriverlo!), sta organizzando una conferenza medica, (cosa notoriamente difficile da organizzare ed è per questo che il fai-da-te non è consigliabile, ma anche questa è un’altra storia), gli serve una sala conferenze.
Fino a qui tutto bene. A lui serve una sala conferenze, io ho una sala conferenze, è un win-win.
Mi dice che ha visto le foto nel sito e che a sala corsi sarebbe perfetta perché è diversa dalla classiche sale d’albergo e gli piace di più degli altri posti, e io gonfia d’orgoglio per le mie belle sedie colorate.
Bea: “Fantastico, per quante persone le serve la sala?”
Prof P: “Maah guardi signorina, direi che alla fine saremo 150 o giù di lì”
Bea: “Guardi, mi spiace ma in sala corsi possiamo ospitare al massimo 40 persone!”
Prof P: “Si lo so, l’ho visto sul sito però la prenderei lo stesso perché tanto ci saranno quelli che non vengono e alla fine saremo un’ottantina”
*imbarazzo*
Bea: ”Eh mi spiace ma non posso proprio ospitarle 80 persone, è il doppio del limite di capienza, sarebbe disumano…”
Prof P:“Ma non si preoccupi che quelli che non ci stanno seduti li facciamo stare in piedi!”
La telefonata è durata una quarantina di minuti, ma ho preferito riportarvi solo lo stralcio saliente di questa conversazione tra muri di gomma.
Alla fine di tutto ho convinto il Professor P. che, se la sua necessità era una sala conferenze da 150 persone, la nostra sala corsi non era proprio la più adatta.
Però è venuto lo stesso a farci visita e gli ho offerto il caffè, per arrivare in area ristoro siamo passati dall’accesso diretto della sala corsi.
Entra, si ferma, si guarda intorno, mi guarda.
“Signorina ma è sicura che non ci stiamo in 80 qua dentro?”
Ed è così che il Professor P. ha vinto il premio cliente della settimana.
Quando si dice perseveranza.
Baci,
Bea
P.S. Venerdì ero un Don Chischiotte qualunque